Domenica 12 ottobre è stata riaperta al pubblico, grazie a un intervento finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, la grotta del Farneto, chiusa dagli inizi degli anni Novanta a seguito di eventi franosi che ne avevano impedito l'accessibilità.
La grotta del Farneto è la più famosa del sistema carsico gessoso presente fra le valli del Savena, dell'Idice e dello Zena, un importante
sito preistorico che sorge all'interno del parco naturale regionale Gessi bolognesi e calanchi dell'Abbadessa, un mondo interessante e ricco di stimoli da sempre per geologici, speleologi, biologi e storici.
La grotta fu scoperta da Francesco Orsoni nel 1871 e esplorata da Luigi Fantini nei primi decenni del Novecento. Sito archeologico di grande importanza da due decenni versava in stato di abbandono e degrado dopo che l'accessibilità ne era stata impedita da un susseguirsi di frane verificatisi a seguito degli sconvolgimenti operati nell'area dall'attività estrattiva, l'ultimo dei quali nei primi anni '90 ha occluso l'ingresso tradizionalmente utilizzato.
La grotta del Farneto rappresenta un mondo interessante e ricco di stimoli per questo motivo l'Ente Parco gli ha dedicato una pubblicazione, realizzata da Annalisa Paltrinieri, giornalista da anni collaboratrice del Parco per il settore comunicazione.
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Foto in homepage: panoramica del Parco dei Gessi)
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