Comunicato stampa

PMP Meccanica di Calderara di Reno: rientro dei lavoratori e ricorso agli ammortizzatori sociali. Sottoscritto ieri pomeriggio il verbale di accordo al Tavolo di salvaguardia in Città metropolitana

 
 

Conclusione positiva in Città metropolitana al Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo per la vicenda riguardante alcuni lavoratori della P.M.P. MECCANICA s.r.l. di Calderara di Reno coinvolti in una procedura di riduzione del personale e sospesi dall’attività lavorativa a causa di una recente ed importante riduzione dei volumi produttivi nelle attività di stampaggio svolte dall’azienda.

Al termine del Tavolo che si è tenuto ieri pomeriggio in Città metropolitana, alla presenza del consigliere Alberto Gulinelli del Comune di Calderara di Reno, dei rappresentanti dell’azienda e di Fiom-CGIL Bologna, è stato sottoscritto un verbale di accordo che prevede il rientro al lavoro del personale sospeso ed il ricorso ad un periodo di ammortizzatori sociali per affrontare il periodo di crisi.

“È una vicenda che si è conclusa nel migliore dei modi, raggiungendo un risultato per niente scontato, affermano il consigliere delegato Massimo Gnudi e Irene Priolo, sindaco Calderara di Reno. Il rientro dei lavoratori e l’attivazione di un ammortizzatore sociale è frutto di un impegno, di una volontà e di una disponibilità che riconosciamo all’azienda ed alla categoria sindacale. Il supporto attivo e il sostegno del Tavolo di salvaguardia nell’affiancare azienda e lavoratori in questo percorso di ricerca di soluzioni alternative, ha permesso di definire la vicenda in breve tempo. Anche per questa situazione, come per altre analoghe, si rileva che quando le difficoltà in cui può imbattersi il nostro sistema produttivo vengono affrontate all’interno di un sistema di relazioni coeso, è possibile giungere ad evoluzioni positive”.

 

La vicenda prende il via all’inizio dell’estate, quando la P.M.P. MECCANICA s.r.l. di Calderara di Reno, a fronte della contrazione degli ordinativi prospetta la possibilità di ridurre il personale addetto alle lavorazioni nell’area stampaggio. All’inizio di settembre l’azienda invia 4 telegrammi di sospensione dal lavoro ad altrettanti dipendenti, avviando contemporaneamente le procedure di licenziamento individuale.

A questo punto, la Fiom bolognese invia alla Città metropolitana richiesta di attivazione del Tavolo di salvaguardia con l’obiettivo di arrivare a concordare un periodo di ammortizzatori conservativi in alternativa ai licenziamenti di cui aveva sollecitato il ritiro.

Tavolo effettuato poco dopo la metà di settembre al termine del quale, in ragione di un prospettato rinnovo dei rapporti commerciali con il maggior cliente comunicato dall’azienda durante l’incontro e di cui era in attesa di riscontro, si conveniva di rinviare la discussione e di effettuare un approfondimento tecnico sulla possibilità di utilizzare un periodi di ammortizzatori conservativi.

 

L’attesa comunicazione da parte del committente che ha permesso di imprimere una svolta in senso positivo alla vicenda è arrivata giovedì scorso e ieri l’azienda ha comunicato al Tavolo l’intenzione di riammettere i lavoratori in azienda sin dalla giornata di domani e di avviare il percorso per ottenere l’ammortizzatore sociale.

 

 
 
 
A cura di:
Ufficio stampa
 
 

Data ultimo aggiornamento: 19-10-2017