Interventi di edilizia scolastica: obiettivo sicurezza e miglioramento sismico

Approvati dal Consiglio metropolitano i criteri di priorità

Lavori all'interno di un edificio scolastico - Archivio Città Metropolitana
Lavori all'interno di un edificio scolastico - Archivio Città Metropolitana

I criteri con cui sarà stabilita la priorità degli interventi di edilizia scolastica da realizzare sul territorio metropolitano sono stati approvati ieri pomeriggio dal Consiglio della Città metropolitana di Bologna con 13 voti a favore (Pd e Sinistra per i beni comuni ), 4 astenuti (Uniti per l'alternativa e Scelta civica) e il voto contrario di Frati (Movimento 5 Stelle).  
La Città Metropolitana dovrà presentare alla Regione il proprio Piano di edilizia scolastica entro il 12 marzo curando la programmazione degli interventi sui rispettivi territori e graduando in ordine di priorità e per annualità le richieste provenienti dai Comuni.  La Regione a sua volta avrà tempo fino al prossimo 31 marzo per inviare il piano regionale triennale al Ministero dell'istruzione.
In attesa della pubblicazione dei decreti e della successiva adozione dell'atto regionale di assegnazione delle quote a disposizione della Città Metropolitana, i criteri individuati prevedono che il 40% di finanziamento vada a favore di interventi sulle scuole secondarie di secondo grado (di diretta gestione della Città metropolitana), e il 60% su quelle primarie e secondarie di primo grado (quindi di competenza comunale), riservando un 20% (rispetto al 60) ai Comuni montani.

 

L'atto approvato fissa poi un minimo (40 mila euro) e un massimo (500 mila per il 2015, nessun tetto per il 2016 e 2017) per gli importi finanziabili sui progetti e prevede che i Comuni sotto i 30.000 abitanti possano ricevere un solo finanziamento; quelli con popolazione da 30.000 a 100.000  massimo due, mentre il Comune di Bologna (unico con popolazione maggiore di 100.000) potrà ricevere al massimo tre finanziamenti, ferma restando per tutti la possibilità di presentare ulteriori interventi da inserire nel Piano triennale di edilizia scolastica.
Il punteggio assegnato ai singoli progetti si baserà sulla tipologia di interventi (Adeguamento normativo prevenzione incendi-sicurezza edificio, Adeguamento o miglioramento sismico, Riqualificazione o rifunzionalizzazione di plessi scolastici per assorbimento incremento demografico certificato, Ampliamento o nuove costruzioni per assorbimento incremento demografico certificato, Efficientamento energetico) e sul livello di progettazione/cantierabilità dando priorità a progetti immediatamente cantierabili nel 2015, in linea con quanto disposto dal Decreto e permettendo comunque di graduare le priorità anche rispetto ad interventi da inserire nelle successive annualità 2016 e 2017.

La delibera è stata presentata in Aula da Daniele Ruscigno, consigliere con delega a Scuola, Istruzione formazione e edilizia scolastica e sindaco di Valsamoggia, che ha sottolineato “due punti di forza nell'individuazione dei criteri: una quota importante di finanziamenti riservata ai Comuni montani e la priorità assegnata a progetti di adeguamento o miglioramento sismico degli edifici scolastici per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi”.

 

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 27-02-2015
 
 
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