Un aeroporto a impatto zero

20 azioni per ridurre le emissioni di CO2 del Marconi di Bologna e un progetto con 10 scali europei

Aeroporto di Bologna

Venti azioni per ridurre le emissioni di CO2 dell’Aeroporto Marconi di Bologna attraverso il miglioramento dell’accessibilità (riduzione dell’uso dell’auto, aumento dei mezzi sostenibili) e l’innovazione tecnologica dello scalo sono state illustrate dalla Provincia e dai vertici dell’Aeroporto il 9 gennaio.

Si tratta sia di azioni strutturali (come il completamento della stazione Borgo Panigale Scala-Aeroporto e la realizzazione del People Mover) o di ottimizzazione di servizi esistenti (servizio navetta Blq aerobus, potenziamento delle linee 54, 81 e 91). E ancora: incentivi alla introduzione di veicoli a ridotta emissione di CO2 per i servizi navetta extraprovinciali (Firenze, Ascoli, Ferrara, Modena, …) e per le navette di servizio aeroportuale per il trasferimento dei passeggeri ai parcheggi esterni. Previsti incentivi anche per taxi e noleggio con conducente al fine di aumentare l’uso di veicoli a bassa emissione di CO2 (esenzione pedaggio per veicoli ibridi/elettrici, limitazioni al carico dei passeggeri per i veicoli non ibridi/elettrici, disponibilità di punti di ricarica per veicoli elettrici, incentivi all’acquisto dei mezzi ibridi o elettrici). Anche per i passeggeri che accedono e sostano in aeroporto ci saranno tariffe agevolate per la sosta e disponibilità di posti riservati per i veicoli ibridi/elettrici (con una quota di stalli dotata di ricarica elettrica).

E’ inoltre prevista la realizzazione di 31 ettari di aree boscate (con un congruo numero di alberature ad alto potenziale di assorbimento della CO2) e di piste ciclabili (tra le aree urbanizzate di Lippo, Calderara e Bologna e lungo via del Triumvirato, tra l’aeroporto e la via Emilia). Infine ci saranno incentivi all’acquisto di bici elettriche, postazioni di ricarica elettrica per le bici e una postazione di riparazione/noleggio bici all’interno dell’aeroporto.

Diverse le azioni anche sul fronte energetico (sostituzione delle centrali a gasolio con sistemi a pompa di calore e dei corpi illuminanti delle torri faro) e gestionale (istituzione del Mobility manager di zona aeroportuale). 

Il tutto all’interno di un progetto europeo (D-AIR –Decarbonated Airport Regions), di cui la Provincia di Bologna è Partner con il supporto dell'Aeroporto Marconi, che ha l’ambizioso obiettivo di mettere insieme 10 aree aeroportuali europee per scambiare conoscenze e buone pratiche per stabilire azioni di riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto sul nostro territorio. Fra questi aeroporti ce ne sono alcuni di particolare prestigio, fra cui Charles de Gaulle di Parigi, Arlanda di Stoccolma, El Prat di Barcellona, Vienna, ecc.

Il 14 e 15 gennaio a Bologna si terrà un importante seminario nel quale si proporranno le diverse soluzioni e i 10 aeroporti presenti si confronteranno per poi approvare entro il 2014 le azioni definitive da compiere per avere uno degli aeroporti europei più sostenibili sotto il profilo ambientale.
L'importanza di questo progetto è ancora più rilevante se si considera che in questo momento gli aeroporti europei hanno difficoltà ad espandersi, anche a causa di un impatto ambientale sempre più sotto la lente di ingrandimento da parte degli enti e delle comunità nell’intorno territoriale. Una politica di riduzione delle emissioni di carbonio dell'aeroporto, oltre agli ovvi vantaggi ambientali, va inoltre nella direzione di una visione dell'aeroporto come un catalizzatore necessario per lo sviluppo economico.

Questi i 10 aeroporti partecipanti al progetto: Stoccolma, Parigi, Barcellona, Vienna, Eindhoven, Bologna, Lipsia, Malta, Varsavia, Praga.

 

 
 
Data ultimo aggiornamento: 24-01-2014
 
 
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