Per rispondere al crescente disagio abitativo che le famiglie stanno vivendo come conseguenza della crisi economica, gli Enti Locali bolognesi, insieme ai sindacati degli Inquilini e alle Associazioni dei proprietari, stanno mettendo a punto un pacchetto di misure che saranno immediatamente operative: importanti tasselli sono il nuovo Accordo che regola i contratti d’affitto a canone concordato nella città di Bologna e il rinnovamento dell'Agenzia metropolitana per l’affitto (AMA).
Inoltre, per fronteggiare la situazione degli sfratti è stato elaborato insieme alla Prefettura, ai sindacati e al Tribunale un Protocollo che consente di sostenere le famiglie in crisi temporanea.
Agenzia metropolitana per l'affitto (Ama)
Ne è stato modificato l'assetto societario, rilanciandone l’attività, costruendo relazioni con le Agenzie di intermediazione immobiliare e con l’Associazione dei Costruttori di Bologna con l'obiettivo di favorire l'incontro domanda/offerta di alloggi a canone concordato fornendo garanzie a tutela sia di proprietari che di inquilini.
Gli inquilini a reddito, selezionati mediante apposite graduatorie dalle amministrazioni comunali aderenti al progetto, possono trovare un alloggio a canoni inferiori a quelli del libero mercato.
I proprietari di immobili privati possono minimizzare i rischi connessi alla selezione degli affittuari e al mancato pagamento del canone di locazione pattuito, usufruendo inoltre di benefici fiscali, assicurativi e legali.
Comune di Bologna, nuovo accordo sul canone concordato
Rendere più trasparente ed efficiente l’applicazione dei benefici fiscali nei contratti a canone concordato è l'obiettivo dell'accordo comunale firmato il 3 ottobre scorso tra le associazioni dei proprietari e dei sindacati degli inquilini.
L’accordo determina le oscillazioni massime e minime del canone su tre zone catastali - di pregio, fascia A e fascia B - in base al numero dei vani utili e alla presenza di 15 parametri.
Le tre fasce, minima, media e massima del canone - determinate dall’incrocio tra zone e parametri - sono ridisegnate, con un allargamento della fascia intermedia, estesa alla presenza di 4 fino a 7 parametri (prima erano 6). L’oscillazione tra canone minimo e massimo è ridotta dell’8% nelle zone A e di pregio e del 10% nella B.
Le zone catastali sono visibili sul sito del Comune all’indirizzo:
http://sitmappe.comune.bologna.it/Canone
Novità anche tra i parametri: valorizzati gli interventi di risparmio energetico, la presenza di conta calorie nell’impianto di riscaldamento o di un riscaldamento a pavimento.
I vani utili vengono meglio precisati, considerando vano abitabile ogni stanza di almeno 9 metri quadrati, compresi i soppalchi accatastati.
Per i canoni concordati sono state stanziate risorse del fondo anticrisi .
Secondo l'accordo del 17 ottobre scorso tra Comune e Sindacati degli inquilini sull’utilizzo delle risorse del fondo anticrisi sono stanziati 500.000 euro a sostegno dei canoni concordati.
Il contributo di 500 euro una tantum sarà concesso, fino all’esaurimento delle risorse stanziate, ai proprietari che stipuleranno o rinnoveranno un contratto a canone concordato inferiore o pari a 700 euro mensili.
La richiesta sarà vagliata dal Settore Servizi per l’abitare e il contributo erogato da Acer al momento del deposito del contratto.
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