Gruppo di lavoro tecnico interistituzionale per la riorganizzazione dei siti radiotelevisivi ubicati presso il santuario di San Luca.

Immagine di sito radiotelevisivo.
Immagine di sito radiotelevisivo.
La Provincia di Bologna e i Comuni di Bologna, Casalecchio di Reno, Pianoro e Sasso Marconi hanno condiviso la costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico interistituzionale per la formulazione di una proposta di riorganizzazione dei siti radiotelevisivi ubicati nei pressi del santuario di San Luca.
L'Amministrazione provinciale, dopo l'approvazione del PLERT da parte del Consiglio nella seduta del 4 dicembre 2007, intende dare immediata attuazione alle previsioni di Piano e tra queste a quelle relative al sito di San Luca Funivia, uno dei più rilevanti nell'ambito del territorio provinciale. Tale sito è anche oggetto di una procedura di risanamento, attivata dal Comune di Bologna ai sensi dell'art. 7 della L.R. n. 30/2000 a seguito di un superamento dei limiti di esposizione stabiliti dal D.P.C.M. 8 luglio 2003 così come accertato da ARPA in successive campagne di rilevamento.
Nelle passate settimane sono intercorsi contatti tra i rappresentanti della Provincia di Bologna e dei Comuni interessati, i quali si sono resi disponibili allo studio di una proposta complessiva per la risoluzione delle incompatibilità sanitarie e localizzative dei siti della prima collina bolognese e tra questi, in particolare, del sito di San Luca Funivia.
L'esito di tale confronto è stato la predisposizione di un Atto di indirizzo che definisce le modalità e la tempistica di costituzione di un Gruppo di lavoro tecnico interistituzionale per la formulazione di una proposta di riorganizzazione dei siti di San Luca.
L'insediamento di tale gruppo è previsto nelle prossime settimane, mentre entro giugno 2008 è attesa la presentazione di una proposta di fattibilità attraverso un percorso operativo sinteticamente articolabile nei seguenti punti:
1. Analisi della situazione attuale (elaborazione del Quadro Conoscitivo);
2. Individuazione dei siti candidati, all'interno della aree disponibili, che risultino idonei alla localizzazione degli impianti in quanto "equivalenti" a quelli di provenienza (eventualmente anche a seguito di modifiche alle caratteristiche degli impianti);
3. Presentazione della/e soluzione/i ai soggetti coinvolti, al fine di scegliere il sistema di siti che rappresenti la soluzione potenzialmente definitiva di rilocalizzazione;
4. Elaborazione dell'analisi tecnica di pre-fattibilità delle strutture e degli impianti;
5. Studio di fattibilità;
6. Progetto esecutivo.