L’agricoltura urbana come perno dello sviluppo sostenibile nel 2° gruppo di lavoro del progetto MADRE

 
Local meeting MADRE
Local meeting MADRE

Si è riunito giovedì 15 giugno a Palazzo Malvezzi il 2° gruppo di lavoro del progetto europeo MADRE. L’incontro ha approfondito le tematiche affrontate nel primo incontro di maggio presentando ulteriori casi di buone pratiche del territorio metropolitano bolognese.

Stefano Spillare, CescoCom - Università di Bologna, ha spiegato come il tema dell’agricoltura urbana e periurbana sia ormai centrale nella società odierna. Il fenomeno dell’incremento della popolazione urbana sta portando a diversi problemi ambientali, energetici, alimentari. Molti contesti urbani stanno avendo problemi di accesso al cibo coinvolgendo almeno 800 milioni di persone. Mentre in molte città del Sud del mondo il problema è quello di avere cibo di sufficiente qualità, nelle zone economicamente avanzate i problemi sono legati di più all’agricoltura sostenibile, sociale, alla pianificazione urbana sempre più integrata per frenare il consumo e l’impermeabilizzazione dei suoli. Il progetto MADRE vuole superare la dicotomia fra area urbana e area rurale. L’agricoltura è vista come il perno di una nuova città sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Da qui l’aumento dei mercati contadini all’interno delle città, lo sviluppo delle nuove tecnologie, le esperienze di sostegno sociale attraverso l’agricoltura e l’incremento del turismo nel rispetto dei criteri ambientali e paesaggistici.

Francesco Orsini, docente di orticoltura urbana dell’Università di Bologna, si è soffermato su alcuni esempi di coltivazione da interno su spazi urbani e industriali dismessi. Ha parlato di studi sull’inserimento di spazi verdi vicino alle fonti di inquinamento come, ad esempio, strade e ferrovie oltre alle analisi dell’impatto dell’agricoltura urbana sul clima. Orsini ha presentato un progetto innovativo a Bologna: il corridoio ciclo-eco-ortivo in una zona periferica della città.

Nel corso dell’incontro sono state presentate diverse buone pratiche fra cui quella di Solcotalenti di Castel San Pietro (Bologna) sulla riqualificazione di un podere derivante da un lascito testamentario. L’a.d. Paola Piazzi ha spiegato che la sfida del progetto è di riuscire a creare un ambiente sano, accogliente ed inclusivo, in cui si riesce a condividere progetti e attività tra persone normo-dotate e altre svantaggiate in un clima sereno e collaborativo.

Sergio Zanasi del Comune di Casalecchio di Reno ha parlato della buona pratica legata all'azienda agricola del Parco della Chiusa, con l'obiettivo di promuovere l'agricoltura biologica e salvaguardare il patrimonio immobiliare del parco. Stefano Ramazza ha presentato la Cooperativa Arvaia, la sua organizzazione, le attività, gli obiettivi e il bilancio socio-ambientale per il 2016. Mariateresa Guerra (Fondazione Villa Ghigi) ha presentato la fondazione, il suo background storico, le iniziative sociali ed educative legate all'agricoltura urbana.

 
 
Ultimo aggiornamento: 24-08-2017