Stati Generali della Green Economy, l’Emilia-Romagna si interroga sulle politiche sostenibili

 
Stati generali della green economy
Stati generali della green economy

I temi affrontati dai progetti europei CESME (Economia circolare per le piccole e medie imprese), MADRE (Sviluppo dell’agricoltura urbana), PROCURE (Sviluppo dell’economia locale attraverso le gare d’appalto anche in chiave green) a cui partecipa la Città Metropolitana di Bologna sono molto vicini a quanto affrontato il 2 maggio scorso agli Stati Generali della Green Economy a Bologna.


La Regione Emilia Romagna, attraverso GreenER, l’Osservatorio Green Economy Regionale, ha fatto il punto della situazione sulle azioni per l’economia verde del proprio sistema industriale e territoriale. L'Osservatorio Green Economy Emilia Romagna, nato nell'ambito della convenzione tra Ervet e Regione Emilia-Romagna, opera a supporto dell'economia verde e a sostegno delle politiche regionali in materia.


La 2a edizione degli Stati Generali della Green Economy si è svolta all'Opificio Golinelli e ha visto la partecipazione del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e degli Assessori: Paola Gazzolo (Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna), Simona Caselli (Assessore all'agricoltura, caccia e pesca), Raffaele Donini (Assessore ai trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale) e Palma Costi (Assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma).  


Intervistati da Chiara Giallonardo, conduttrice della trasmissione televisiva Linea Verde, sul palco dell’evento si sono anche alternati imprenditori, sindaci, rappresentanti di associazioni industriali e sindacali, per illustrare cosa stanno facendo tutti gli attori del sistema Emilia-Romagna nel percorso partecipato nei campi dell’energia, della mobilità sostenibile, dei cambiamenti climatici e della rigenerazione urbana. Nel corso del dibattito si è parlato anche delle azioni messe in campo dalla Regione: incentivi alle imprese che investono in economia verde, legge sull’economia circolare, legge urbanistica per il consumo di suolo a saldo zero, piano regionale dei rifiuti, investimenti sul biologico, nuovi treni e autobus per incentivare l’uso dei mezzi pubblici.


In Emilia-Romagna il 27,7% delle imprese (in totale oltre 33mila) ha investito nel green economy tra il 2010 e il 2015 o sta progettando di farlo. Le ripercussioni sull’occupazione sono significative: sul totale dello scorso anno, le assunzioni nel settore sono state l’11,3%. Un forte impulso arriverà dall’approvazione del Piano energetico regionale (Per) che ha l’obiettivo della riduzione delle emissioni del 20% al 2020 e del 40% al 2030 rispetto ai livelli del 1990; l’incremento al 20% nel 2020 e al 27% nel 2030 della quota di copertura dei consumi attraverso l’impiego delle fonti rinnovabili; l’aumento dell’efficienza energetica al 20% nel 2020 e al 27% nel 2030


Gli Stati Generali della Green Economy si possono considerare un primo assaggio in vista del G7 Ambiente che si terrà a Bologna l'11 e il 12 giugno per monitorare gli impegni presi sul clima dalle grandi potenze mondiali nella conferenza COP21 di Parigi del 2015.

 
 
Ultimo aggiornamento: 04-05-2017