Cittadini stranieri in Emilia-Romagna. Residenti e dinamiche demografiche

 

Secondo Focus di approfondimento tematico a cura dell'Osservatorio sul fenomeno migratorio

Il rapporto "Cittadini stranieri in Emilia-Romagna. Residenti e dinamiche demografiche" costituisce il secondo approfondimento tematico realizzato dall’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio sui cittadini stranieri presenti in Emilia-Romagna. Dopo aver trattato, con il primo approfondimento pubblicato nel febbraio 2017, le dinamiche occupazionali relative ai cittadini stranieri (distribuzione della forza lavoro e tipo di occupazione, caratteristiche del lavoro quali forme contrattuali, settore economico di attività, ecc. degli occupati alle dipendenze, analisi del lavoro autonomo e dell’imprenditoria straniera, il lavoro domestico), si guarda in questa sede alla dimensione demografica, concentrandosi sugli aspetti socio-anagrafici, fornendo un quadro complessivo della popolazione straniera presente in Emilia-Romagna.
Più specificamente, si vuole offrire una ricostruzione territorialmente dettagliata anche a livello provinciale e comunale delle caratteristiche socio-demografiche (genere, età, paese di cittadinanza, ecc.) della popolazione straniera residente in regione, per poi guardare alla mobilità territoriale, alla presenza e all’incidenza dei minori stranieri e, fra questi, dei nati in Italia, per porre infine in evidenza le tendenze di medio periodo e altresì alcuni fenomeni più recenti, come le acquisizioni di cittadinanza, l’uscita dal Paese di cittadini stranieri, oltreché i punti di contatto e di divergenza fra questo segmento della popolazione e i cittadini italiani. Entro la fine del 2017 l’Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio pubblicherà un terzo rapporto tematico, volto in particolare ad approfondire i percorsi formativi e scolastici – dalla scuola dell’infanzia, alla primaria e secondaria fino all’università – quale importante terreno per l’integrazione socio-culturale, in particolare per i cittadini più giovani e per le cosiddette «seconde generazioni».

Emilia-Romagna Sociale