Fattorie didattiche

Il progetto "Fattorie didattiche" è nato nel 1998 da un'iniziativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con le Province.

 

Dal 2009 l'attività didattica svolta dalle aziende agricole è normata dalla Regione Emilia-Romagna attraverso una specifica Legge, la Legge regionale n 4/09.
Un'azienda agricola per entrare a far parte della rete delle Fattorie didattiche deve possedere determinati requisiti legati alla qualità delle produzioni, al percorso formativo compiuto dall'operatore, alla sicurezza e qualità dell'accoglienza.

 

Le aziende agricole iscritte all'elenco provinciale delle fattorie didattiche si rivolgono prevalentemente al mondo della scuola con percorsi didattici legati all'origine del cibo, alle modalità produttive e al rapporto con la natura ed il territorio. Alla giornata trascorsa all'aperto è possibile associare anche laboratori pratici e iniziative artistiche e culturali.

Recentemente destinatari sono diventati anche le famiglie e gruppi di adulti sempre più interessati a scoprire il mondo rurale, approfondire i concetti di sana e corretta alimentazione.

Le iniziative in fattoria sono fonte di arricchimento culturale ed umano e occasione di divertimento e di benessere psico-fisico e si auspica possano coinvolgere sempre più anche persone con disabilità. E' noto a tutti che il rapporto con la natura, la cura delle piante ed il contatto con gli animali (Pet - therapy) svolgono un ruolo terapeutico benefico. Inoltre, assaporare cibi genuini e tipici del territorio, provare in prima persona come si svolge l'attività in un'azienda agricola possono rappresentare esperienze positive di apertura alle relazioni esterne.

La Guida alle fattorie didattiche bolognesi - Alla scoperta del mondo rurale - con le schede sintetiche delle Fattorie didattiche è pubblicata in internet, sul portale della Provincia di Bologna, alla pagina: http://www.provincia.bologna.it/agricoltura.


Nel 2011 le 73 Fattorie didattiche hanno accolto più di 25.000 visitatori. Gli ospiti disabili sono ancora una piccola percentuale (inferiore all'1%), ma si prevede che possano presto aumentare in quanto gli operatori di fattoria didattica dimostrano grande sensibilità ed interesse, adeguando le proprie strutture all'accoglienza di persone con problemi motori, diversificando l'offerta didattica per alcuni tipi di deficit, e garantendo l'integrazione dei disabili presenti nei gruppi di visitatori.
55 fattorie (più del 75%) hanno servizi igienici accessibili a persone con disabilità motoria e 40 fattorie (circa il 55%) sono in grado di ospitare gruppi di disabili proponendo anche percorsi specifici (nel 2006 erano solo 22).

 

Nella Tabella che segue sono riportati i dati di sintesi relativi alle Fattorie didattiche per il periodo 2004 – 2011.

 

 
2004
2005
2006
2007*
2008
2009
2010
2011
N° Fattorie Didattiche
59
60
64
64
69
76
70
73
N° classi ospitate
758
760
852
324*
895
1105
1000
1183
N° persone in fattoria
16.920
17.000
19.000
7.881*
20.097
24.019
22.100
25.509
N° Fattorie con servizi igienici per disabili motori
39
43
47
51
56
60
53
55
N° Fattorie con percorsi didattici per disabili
21
22
22
38
40
42
39
40
 

* molte aziende non hanno trasmesso le informazioni relative ai visitatori, per cui i dati sono incompleti e non esaustivamente rappresentativi


 

Corsi di formazione per le Fattorie didattiche sul tema della disabilità

Nel 2006 è stato organizzato un primo corso di formazione sulla pet- therapy che ha riscontato grande partecipazione e nel 2009, per accelerare l'interazione tra fattorie e disabili, l'U.O. Promozione e Valorizzazione territoriale ha attivato con l'Ente di Formazione "Dinamica" un corso di formazione dal titolo "L'accoglienza dei disabili nella fattoria didattica", inserito nel Catalogo Verde della Regione Emilia Romagna ed oggetto di contributo da parte del Piano Regionale di Sviluppo Rurale, Misura 111.
Il corso ha trattato vari temi: i diversi tipi di disabilità, come abbattere le barriere strutturali, la Cultura dell'integrazione, la didattica per i percorsi specifici, l'esperienza pratica di una Fattoria che lavora da molti anni con i disabili, il punto di vista delle Associazioni di disabili, la sicurezza nella Fattoria.

 

I moduli formativi sono stati trattati da pedagogisti, psicologi, formatori, architetti e medici esperti del settore.

 

Fattorie sociali

Un fenomeno che sta assumendo in Europa dimensioni sempre maggiori è rappresentato dall'Agricoltura sociale.

L'agricoltura da sempre ha svolto una funzione sociale, nella stessa vita rurale a stretto contatto con la natura e la comunità. Le Fattorie sociali nell'ottica della multifunzionalità possono integrare la produzione con attività sociali di tipo riabilitativo/terapeutico, assistenziale e con l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate, coniugando l'integrazione sociale allo sviluppo del territorio.
Le attività che si possono svolgere in un'azienda agricola sono molteplici: la coltivazione dell'orto, la cura degli animali, la vendita diretta di prodotti agricoli, percorsi ricreativi, l'accoglienza di bambini con agriasili (vedi glossario) e ludoteche, centri di produzione artistica.

I sostenitori delle social farms considerano le esperienze già in atto come opportunità per i servizi sociali, e come strumenti di aggregazione tra aree rurali e zone circostanti.


Tra le Fattorie didattiche del bolognese, la Cooperativa L'Orto di Minerbio, la Cooperativa Dulcamara di Ozzano dell'Emilia, e la Cooperativa Il Monte di Sasso Marconi sono anche Fattorie sociali. Queste aziende hanno sperimentato in questi anni non solo l'accoglienza dei visitatori disabili ma anche la loro integrazione lavorativa nel contesto agricolo aziendale, con percorsi di inserimento specifici concordati con i competenti Servizi sociali e sanitari. La Regione Emilia Romagna ha inserito nel nuovo Piano di sviluppo rurale 2007-2013 una misura specifica per favorire interventi di adeguamento nelle aziende agricole a favore del sociale.

 

Le ormai numerose fattorie didattiche e aziende agrituristiche presenti nel territorio provinciale possono rispondere al bisogno diffuso di nuovi servizi. Le aree agricole rappresentano per gli abitanti dei centri urbani una opportunità di ricreazione e di terapia.

Per migliorare le competenze professionali degli agricoltori verso forme di accoglienza e servizi rivolti al sociale, e per lo scambio di buone pratiche, attualmente è in svolgimento un corso di formazione intitolato “Progettare l'animazione in fattoria sociale”.

 

Al corso partecipano insieme agricoltori e operatori economici che si occupano del settore sociale.

Questa attività formativa è volta a creare delle competenze per progettare servizi e percorsi di animazione in fattoria, rivolti alla collettività, in particolare ai disabili, agli anziani e alle persone svantaggiate in genere, e non esclusivamente alle scuole come svolto fin ora.

 

Durante il corso saranno ideati dei progetti pilota, che potranno poi essere sperimentati in campo.